lunedì 10 ottobre 2011

Nonostante i pattugliamenti il degrado continua

Ci rincresce dover ammettere che, nonostante i recenti pattugliamenti da parte delle forze dell'ordine (che comunque ringraziamo per l'impegno dimostrato nelle ultime settimane) il degrado e il bivacco su piazza Mancini e limitrofi continuano a pieno regime.
Almeno adesso se ne parla con maggiore frequenza ed in diversi contesti, anche sui quotidiani on line:
http://www.settimanalezona.com/notizia.php?id=4114
Sarebbe, però, il caso di intervenire con un'azione decisa, volta a sottrarre uno spazio pubblico così importante, all'inciviltà ed alla microcriminalità che alcuni soggetti (appartenenti e non alle varie comunità etniche che ivi si radunano) hanno portato sul posto.
Questo sorta di malcostume, misto a vera e propria malavita, esiste perchè ormai tali soggetti si sentono "padroni" del luogo.
Dunque l'unico modo per impedir loro di "operare" è quello di portar via loro questo luogo.
E' per questo che in molti, fra noi residenti, abbiamo appoggiato e sottoscritto la petizione proposta da Francesco De Salzar, pres. del Movimento cittadino "Flaminio Villaggio Olimpico Parioli", sulla recinzione dell'area verde con relativa trasformazione di quest'ultima in Villa comunale Antonio Mancini.
Infatti se i giardini diventassero una villa circoscritta, con degli orari prestabiliti di apertura e chiusura (da adeguare a seconda che sia inverno o estate) si porrebbe sicuramente un freno alla movida notturna e ciò disincentiverebbe anche questi raduni di massa.
In parole povere, questi assembramenti disumani si formano perchè questa gente si sente libera di rimanere a gozzovigliare sulla piazza fino alle 2 di notte! Ma se alle 19 si chiudessero i cancelli, dove andrebbero i "bivaccatori"? La loro libertà sarebbe molto più limitata e, dunque, probabilmente cesserebbero di frequentare il luogo.
Inoltre la recinzione darebbe anche la possibilità di creare sul posto delle attività che riqualifichino l'ambiente, ad es. un'area per bambini (sullo stile di Parco Morelli ai Colli Portuensi).
Ci auguriamo che il II° Municipio dia soddisfazione alle richieste dei cittadini del Flaminio e non a quelle delle comunità etniche!

1 commento:

  1. I residenti del Flaminio sono veramente stanchi della situazione che tu hai esposto. Ho notato che comincia però ad esserci, anche se ancora in embrione, la volontà dei cittadini di partecipare per cambiare questo stato di cose. Alla festa del Flaminio organizzata dalla Parrocchia sono stati in tanti ad intervenire e si sentiva questa necessità di ricreare un'identità del quartiere e di riprendersi, per riqualificarli indipendentemente dalle etnie, gli spazi da cui sono stati estromessi.Tutti vogliamo un quartiere pulito senza criminalità e senza degrado. Queste sono le uniche condizioni che pretendiamo.

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